ROMA (1 agosto) - Più coppie dello stesso gene hanno fatto dell'uomo un corridore capace di resistere molto più a lungo degli altri animali antropomorfi. Il merito andrebbe tutto a un gene chiamato Aqp7. Studiosi dell'università del Colorado hanno messo a confronto i geni multipli presenti negli animali più simili all'uomo come gorilla e scimpanzé con quelli umani. Il gene che ha richiamato l'attenzione è questo Aqp7 in quanto capace di codificare una proteina fondamentale per il trasporto dell'acqua e di alcuni carboidrati che sono indispensabili negli sforzi prolungati. L'uomo ha cinque copie di questo gene, lo scimpazé due e gli altri primati una sola.
«Questo gene è sicuramente un buon candidato a giustificare l'abilità umana nelle corse lunghe - conferma Sikela che ha coordinato lo studio - inoltre recentemente alcuni studi hanno confermato che proprio questa capacità ha determinato un vantaggio per l'uomo sui primati permettendogli di viaggiare meglio attraverso la savana dell'Africa».
Conosco degli scimpanzè che vanno comunque pià forte di me
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